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al testo di Marina Pacifici
Le ceneri del giorno
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Dimenticato riposa nel manto di brina solitario l'olmo.
L'aria immota non freme d'un grido, d'un volo nel languido scintillio dell'agrifoglio.
Petali di disincanto spine di solitudine, ciò che resta del giorno.
Il tuo nome lontano il cuore mestamente ancora sussurra.
Soltanto Tu nella notte soave come la prima neve, con la tua divisa grigio azzurra, il tuo sorriso d'autunno sul sentiero del mio rimpianto farai nella reminescenza ritorno.
Alla memoria di mio padre, nel secondo Natale senza di lui.
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Censa Cucco
- 22/12/2011 16:14:00
[ leggi altri commenti di Censa Cucco » ]
in questi giorni i nostri cari ci tornano alla memoria come spine nel cuore, dolci ferite sono i ricordi dei loro passi e dei loro volti li sentiamo accanto più che mai, forse ci sono accanto davvero più del solito. Buon natale cara, bella poesia.
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